Capire l'uveite
L’uveite è un’infiammazione dell’uvea o del tratto uveale, il quale risulta essere gonfio e arrossato. Può colpire entrambi gli occhi e, in base alla classificazione, può avere un decorso lento o molto rapido.
Lo pterigio è una piega carnosa della congiuntiva che si estende sulla cornea. La maggior parte degli pterigi non provoca sintomi, ma talvolta può provocare irritazione o modificare la curvatura corneale, causando un possibile calo della vista. Per alleviare i sintomi causati da uno pterigio, possono essere prescritte, dal professionista, lacrime artificiali oppure un breve periodo di trattamento con colliri o pomate a base di cortisone. Questa malattia è più frequente nei paesi molto caldi o nelle persone che lavorano per molte ore al giorno all'aria aperta. È colloquialmente conosciuto come “occhio del surfista”.
I sintomi dello pterigio includono:
In alcuni casi, lo pterigio può formarsi al centro della cornea e comprometterne la curvatura fino a causare un peggioramento della vista chiamato astigmatismo.
Lo pterigio è solitamente causato da eccessiva esposizione ai raggi UV o irritazione grave dovuta a un clima troppo secco. Ecco perché vi sono più esposte le persone che vivono in paesi caldi e quelle che lavorano tante ore all'aperto. Anche la polvere, il vento e la sindrome dell’occhio secco possono contribuire all'insorgenza dello pterigio.
Lo pterigio insorge generalmente nelle persone dopo i 30 anni, ed è raro nei bambini.
Sono quattro i componenti principali dell’occhio:
L’oftalmologo è in grado di diagnosticare lo pterigio nel corso degli esami oculistici di routine. Il paziente che sospetta cambiamenti o anomalie nella salute dei propri occhi dovrebbe prenotare subito un appuntamento con lo specialista.
Tra i controlli più diffusi, sono inclusi:
Anamnesi, sintomi ed età del paziente possono spingere lo specialista a condurre ulteriori indagini per verificare la presenza di altre malattie più difficili da diagnosticare.
L’oculista effettuerà gli esami necessari a individuare la presenza di eventuali patologie avvalendosi, tra le altre strumentazioni, di un oftalmoscopio, ovvero una lampada che proietta una luce all'interno della pupilla per verificare l’interno dell’occhio e i suoi riflessi. Verranno inoltre verificate le capacità motorie e di sincronia degli occhi.
Il test di acuità visiva permette all'optometrista di valutare la qualità della vista del paziente. Utilizzando una tabella di Snellen, il dottore chiederà al paziente di leggere lettere che, ad ogni riga, diventano progressivamente più piccole: più in basso arriverà, più la sua vista sarà buona. Nel caso in cui ci sia un problema con la lettura dei caratteri più piccoli, potrebbero essere presenti problemi di vista.
Lo pterigio si può curare in vari modi:
I casi più lievi di pterigio possono essere trattati con lubrificanti in collirio o pomata per ridurre il fastidio e l’irritazione.
Qualora lo pterigio dovesse allargarsi o diventare fastidioso, potrebbe essere richiesta una procedura chirurgica per la sua rimozione.
Dopo l’intervento, il paziente potrebbe presentare uno o più di questi fastidi:
L’uveite è un’infiammazione dell’uvea o del tratto uveale, il quale risulta essere gonfio e arrossato. Può colpire entrambi gli occhi e, in base alla classificazione, può avere un decorso lento o molto rapido.
L’abrasione corneale consiste in una lesione di parte della cornea (simile ad un'escoriazione), con la perdita parziale di tessuto superficiale.
Il termine blefarospasmo si riferisce a tic, spasmi o ammiccamenti involontari degli occhi. È un problema molto diffuso che può presentarsi in diverse forme, alcune più lievi ed altre più gravi.