L'ambliopia
L'ambliopia è una patologia che si traduce in età pediatrica, che si traduce in una diminuzione di acuità visiva.
L’occlusione vascolare retinica, conosciuta anche come occlusione venosa, si verifica quando il sangue delle vene retiniche viene interrotto o fermato. La retina è una membrana di cellule collocata sulla parte posteriore dell’occhio che è sensibile alla luce, e converte gli impulsi di luce e colori in segnali elettrici che vengono poi inviati al cervello. Se il flusso sanguigno della retina è interrotto, possono verificarsi fuoriuscite o gonfiori che compromettono l’utilizzo dell’occhio. Si manifesta raramente nei pazienti sotto i 60 anni ed è più frequente negli stadi avanzati della vita.
Esistono due tipologie principali di occlusione vascolare retinica – OVBR e OVCR. L’occlusione venosa retinica di branca (OVBR) si verifica quando uno dei rami della vena centrale retinica è occluso. L’occlusione venosa centrale retinica (OVCR) è l’occlusione della vena retinica nella sua porzione centrale (quella che collega le quattro branche).
L’occlusione vascolare retinica è in genere asintomatica, e le ostruzioni più piccole potrebbero non presentare conseguenze. Tra i sintomi sono inclusi:
L’occlusione vascolare retinica è causata da coaguli di sangue che si formano in una vena retinica di branca o nel segmento centrale. Esistono una serie di fattori che possono incrementare il rischio di formazione di coaguli di sangue, tra cui:
Apportare i cambiamenti necessari a modificare le condizioni qui sopra menzionate, quando possibile, può ridurre l’insorgenza di coaguli di sangue e altre complicazioni.
Le complicazioni dell’occlusione vascolare retinica possono essere molto gravi e portare a un peggioramento ulteriore della vista.
Le complicazioni non si verificano in ogni caso di occlusione retinica, ma possono gravemente compromettere la qualità della vista. È dunque importante tenere sotto controllo eventuali sintomi prima che possano peggiorare.
Ci sono quattro componenti principali che consentono un corretto funzionamento dell’occhio:
La retina è una membrana sensibile alla luce situata sul fondo dell’occhio. Il sangue la raggiunge attraverso l’arteria retinica e viene portato via dalla vena retinica corrispondente. Entrambi questi vasi possono soffrire della presenza di coaguli di sangue o ispessimento delle pareti vascolari.
Essa opera convertendo i raggi luminosi in impulsi elettrici che vengono spediti al cervello tramite il nervo ottico. I fotorecettori collocati nella retina sono responsabili del discernimento dei colori e delle sfumature chiare e scure.
Al centro della retina c’è la fovea, una piccola depressione popolata dai coni (un tipo di fotorecettore) responsabile dei processi che permettono una visione dettagliata di ciò che circonda la persona, permettendole di guidare o leggere.
La valutazione iniziale dell’occlusione vascolare retinica prevede l’uso di test oculistici di routine, i quali sono in grado di determinare una varietà di patologie.
Inoltre, il medico può decidere di effettuare test più approfonditi, tra cui:
Potrebbe inoltre essere richiesto un prelievo di sangue al fine di determinare la presenza di diabete, colesterolo alto o problemi di coagulazione del sangue.
Se il medico dovesse riscontrare un blocco o un’ostruzione, è opportuno monitorare il suo progresso nel corso dei mesi seguenti, così da intervenire tempestivamente nel caso dovessero insorgere delle complicazioni.
L’obiettivo principale delle cure per l’occlusione vascolare retinica è quello di impedire all'ostruzione di provocare danni anche all’altro occhio, quando non è già troppo tardi. Attualmente non esistono infatti trattamenti che possano che possano rimuovere l’ostruzione. Quando il blocco è molto grave, dunque, il recupero della vista nell'occhio risulta improbabile.
I casi meno gravi di occlusione vascolare possono provocare, in alcune situazioni, lievi peggioramenti della vista in base alla gravità dell’ostruzione. Se la vena centrale retinica è bloccata, è più probabile che i danni siano permanenti.
Esistono una serie di trattamenti che possono essere seguiti per prevenire la formazione di occlusioni vascolari. Molti di questi producono benefici non solo per gli occhi, ma anche per tutto il resto dell’organismo.
Senza un corretto trattamento, le possibilità di ricaduta sono alte. Tenendo sotto controllo i fattori scatenanti è possibile ridurre il rischio di occlusione vascolare retinica e prevenire così ulteriori patologie.
Le complicanze provocate da un’occlusione vascolare retinica dovranno essere curate separatamente. Tra esse ricordiamo l’edema maculare e la neovascolarizzazione.
L’edema maculare è un’affezione dell’occhio che colpisce la macula, ovvero l’area al centro della retina, causando gonfiore e fuoriuscita di sangue dai vasi sanguigni. Può essere trattato con dei farmaci da iniettare nell'occhio o mediante procedura laser. In alcuni casi, vengono utilizzate entrambe le terapie.
I farmaci anti-VEGF e gli steroidi possono migliorare la vista. Circa il 55% dei pazienti che si sono sottoposti a questi trattamenti hanno riscontrato miglioramenti notevoli. Circa un quarto dei pazienti non trae nessun beneficio da queste iniezioni.
La neovascolarizzazione si verifica quando vasi sanguigni anomali si formano sulla superficie della retina o sulla parte frontale dell’occhio. Circa il 20-30% delle persone che soffrono di occlusione vascolare retinica manifestano fenomeni di neovascolarizzazione. La chirurgia laser fornisce risultati soddisfacenti e previene lo sviluppo di nuovi vasi sanguigni attraverso una procedura chiamata fotocoagulazione panretinica. Questa procedura non migliora la vista quando essa ha già subito un deterioramento, ma può essere molto utile nei casi di occlusione retinica nello stadio iniziale.
I pazienti che soffrono di occlusione venosa centrale retinica devono sottoporsi a controlli frequenti – ogni 1-2 mesi – per assicurarsi che non insorgano tutte le complicazioni menzionate nei paragrafi precedenti. I pazienti affetti da occlusione venosa retinica di branca potranno invece sottoporsi a controlli meno serrati, poiché il rischio di perdita della vista è assai meno elevato.
L'ambliopia è una patologia che si traduce in età pediatrica, che si traduce in una diminuzione di acuità visiva.
Il termine blefarospasmo si riferisce a tic, spasmi o ammiccamenti involontari degli occhi. È un problema molto diffuso che può presentarsi in diverse forme, alcune più lievi ed altre più gravi.
Il distacco della retina è una patologia dell’occhio che si verifica quando la retina si stacca dal tessuto sottostante dell’occhio.