L'albinismo
L’albinismo è un’anomalia genetica che si presenta con un difetto di pigmentazione e può interessare cute, capelli ed occhi, oppure limitarsi principalmente a questi ultimi.
Entropion: le palpebre si rivoltano verso l’interno: si verifica l’introflessione del bordo libero palpebrale. Le ciglia, in questa condizione, si vengono a trovare a contatto col bulbo oculare e lo graffiano. Le lesioni della cornea si possono spesso trasformare in ulcere; è ciò che può avvenire, ad esempio, se si è colpiti da tracoma, una malattia oculare che affligge i Paesi in via di sviluppo (per consultare la scheda informativa sulla tracoma dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità - IAPB Italia Onlus clicca qui).
Cause: da alterazioni muscolari, senile, cicatriziale e il blefarospasmo. Con quest’ultimo termine si intende una contrattura e ipertrofia (rigonfiamento) del muscolo orbicolare ossia del muscolo di forma ad anello che assicura la chiusura palpebrale.
Quando si soffre di entropion, le palpebre possono ruotare verso l’interno dell’occhio e rimanere in questa posizione per tutta la durata della patologia, oppure solo per brevi periodi. Per esempio, può succedere che lo sfregamento si manifesti dopo aver strizzato gli occhi con forza. L'entropion è particolarmente diffuso negli adulti.
I sintomi dell'entropion includono:
L'entropion colpisce soprattutto le palpebre inferiori, ma può manifestarsi anche in quelle superiori. l'entropion della palpebra inferiore è una delle conseguenze dell’invecchiamento. L’età che avanza può provocare lassezza e indebolimento muscolare e afflosciare la pelle, consentendogli di ruotare verso l’interno.
Inizialmente, la malattia oculare si manifesta a tempi intermittenti. Col tempo, però, tende a diventare permanente. Un occhio sottoposto a entropion costante dev'essere trattato immediatamente, così da evitare infezioni, ulcere e cicatrici. L'entropion della palpebra superiore può essere la conseguenza di un’infezione, una ferita o una malattia.
L'entropion può inoltre essere causato dal tracoma, malattia oculare provocata da un batterio presente soprattutto nelle aree tropicali. Questa malattia colpisce la parte frontale dell’occhio con ripetute infezioni, provocando cicatrici e disfunzioni all'interno della palpebra fino a che questa non rientra verso l’interno, causando l'entropion. Il fenomeno provoca lo sfregamento delle ciglia contro la cornea, danneggiandola al punto da provocare perdita, anche totale, della vista.
In alcuni rarissimi casi, questa patologia è già presente dalla nascita.
Ci sono tre componenti principali che determinano il funzionamento dell’occhio:
I danni alla cornea producono un peggioramento della vista. Risulta dunque di grande importanza diagnosticare e curare l'entropion prima che possa ferirla con ulcere o cicatrici.
Di regola, l'entropion è facilmente valutabile con una semplice osservazione dell’occhio. Tuttavia, il medico scrupoloso vorrà conoscerne l’origine, facendo domande su malattie precedenti, ferite o eventuali esposizioni ad agenti chimici.
Il dottore potrebbe decidere di sottoporre il paziente a un pinch test, ovvero un test del pizzicotto. Esso consiste nel prendere delicatamente la palpebra tra due dita e sollevarla per lasciarla andare: il test misura quanto in fretta la membrana torna al suo posto. Il test del pizzicotto permette di confermare la diagnosi visiva, evidenziando perdita di tonicità muscolare o di collagene delle aree dell’occhio.
Nella maggior parte dei casi di entropion, è opportuno ricorrere a un intervento di chirurgia. Esistono inoltre alcuni trattamenti che possono fornire benefici temporanei, come ad esempio la prescrizione di pomate lubrificanti per gli occhi che aiutano a proteggere la cornea mentre si è in attesa dell’operazione.
I dottori suggeriscono anche un altro metodo che fornisce sollievo temporaneo dall'entropion: ogni volta che si manifesta, bisogna prendere le palpebre e fissarle con un adesivo temporaneo ai margini dell’occhio. In questo modo esse tornano in tensione, impedendo loro di sfregare contro la cornea.
L'entropion viene solitamente corretto con un intervento di chirurgia di piccola entità. L’operazione viene effettuata in anestesia locale, in regime di day hospital. Nel periodo di recupero, verranno prescritte pomate antibiotiche o colliri, e sarà richiesto l’uso di una benda per proteggere l’occhio durante le ore notturne.
Al momento, la chirurgia prevede diverse procedure per trattare l'entropion della palpebra inferiore, mentre una sola per quello della palpebra superiore. Ognuna di queste usa punti riassorbibili, i quali si dissolvono (e cadono) a distanza di poche settimane dall'operazione.
Suture evertenti
Si tratta di un’operazione di chirurgia molto rapida che colloca dei punti di sutura all'interno della palpebra, in maniera da renderla più rigida e impedirgli di rientrare. Questa operazione può essere effettuata su entrambi gli occhi contemporaneamente.
La procedura avviene come segue:
Qualora, a seguito dell’operazione precedente, l'entropion dovesse rimanifestarsi, il medico può decidere di eseguire la tecnica di Quickert. Si tratta di un’operazione più lunga, della durata di circa 45 minuti, che permette di elasticizzare la palpebra, invitandola a ruotare verso l’esterno fino a raggiungere la regolare posizione.
La procedura si svolge come segue:
Questa procedura è molto simile a quella di Quickert, ma in questo caso la pelle della palpebra viene rimossa in profondità e i punti vengono applicati al muscolo, al fine di riaprire la palpebra.
La palpebra superiore viene operata perché sia riposizionata verso l’esterno dell’occhio. Questo è possibile grazie a un’incisione a cui segue l’applicazione di punti. La procedura avviene in maniera molto simile a quella della palpebra inferiore, e richiede circa 45 minuti.
Dopo l’operazione viene generalmente applicata una benda, la quale viene lasciata per almeno un paio d’ore in maniera da ridurre l’ematoma. Le palpebre possono essere igienizzate con batuffoli di cotone imbevuti in acqua bollita raffreddata.
La pomata oftalmica può essere utilizzata sulle palpebre e sui punti. Principi attivi come paracetamolo o ibuprofene vengono impiegati per ridurre il dolore nel momento in cui l’anestesia ha termine. Il fastidio dovrebbe rientrare dopo un paio di giorni. Le palpebre potrebbero però restare gonfie e livide per tutta la durata della prima settimana.
Come accade per tutte le procedure chirurgiche, questi interventi possono portare a complicazioni come infezioni o cicatrici della palpebra. Si tratta di eventualità molto rare ma, prima di sottoporsi a un intervento, è fondamentale discutere dei possibili effetti indesiderati insieme al medico.
L’albinismo è un’anomalia genetica che si presenta con un difetto di pigmentazione e può interessare cute, capelli ed occhi, oppure limitarsi principalmente a questi ultimi.
La congiuntivite è un disturbo agli occhi dovuto all'infiammazione del tessuto che copre l'occhio e l'interno della palpebra, la congiuntiva.
Il glaucoma è una malattia che altera la pressione interna all’occhio. Si manifesta quando il liquido nel bulbo oculare, ovvero l’umor acqueo, non viene drenato correttamente.