L'ambliopia
L'ambliopia è una patologia che si traduce in età pediatrica, che si traduce in una diminuzione di acuità visiva.
In condizioni normali la retina è aderente alla superficie interna dell’occhio (per consultare la scheda informativa sulla retina dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità - IAPB Italia Onlus clicca qui). Se presenta una rottura o un foro può distaccarsi e accartocciarsi, in maniera simile a una carta da parati che si stacca da una parete. In tal caso la retina non è più in grado di offrire al cervello un’immagine adeguata e la visione diviene offuscata e ridotta. Il distacco di retina si verifica più di frequente in soggetti di età media con miopia medio-elevata cioè superiore alle tre diottrie. È, comunque, abbastanza raro: si verifica all'incirca in una persona su diecimila. Avviene in occhi di soggetti che presentano degenerazioni retiniche periferiche (dette regmatogene).
Il distacco della retina può verificarsi molto velocemente, ma in genere alcuni sintomi ne danno l’allarme. Per evitare il rischio di complicazioni più serie, è importantissimo non ignorare i cambiamenti che si verificano negli occhi.
Esami oculistici frequenti e l’attenzione per i sintomi possono aiutare il paziente a evitare i danni maggiori del distacco della retina.
Il distacco della retina si verifica, in genere, quando la retina comincia a sviluppare dei piccoli fori che consentono l’uscita del fluido vitreo (la sostanza trasparente che riempie lo spazio tra cristallino e retina), il quale fuoriesce. La pressione di questo fluido spinge via la retina, staccandola dal tessuto oculare e separandola dai vasi sanguigni che la alimentano. Senza il nutrimento fornito dal sangue, le cellule muoiono e la vista del paziente comincia a peggiorare.
La ragione dietro la formazione di questi fori è tipicamente associata all'età – il Distacco Vitreo Posteriore è il processo secondo cui il gel si stacca dalla retina, e si verifica in genere nei pazienti sopra ai 65 anni di età. Nei casi più gravi può portare al distacco della retina, sebbene di regola non provochi danni. Questa patologia si manifesta, in genere, a seguito di un assottigliamento della retina o nei casi di grave miopia. In alcuni rari casi la retina si distacca a seguito di una ferita all'occhio, o come risultato di un colpo o un trauma durante lo sport.
Tra le cause meno comuni vi è inoltre la retinopatia diabetica, dove il tessuto cicatriziale si forma sulla superficie della retina distaccandola dal tessuto sottostante.
Il distacco può inoltre avvenire senza che prima si siano presentati fori sulla retina, ma in seguito a gonfiore o crescita di tessuti che applicano una pressione analoga a quella del fluido che fuoriesce.
Il corretto funzionamento dell’occhio è opera di quattro elementi principali:
La retina è una membrana sensibile alla luce situata sul fondo dell’occhio. Essa opera convertendo i raggi luminosi in impulsi elettrici che vengono indirizzati al cervello tramite il nervo ottico.
Le cellule fotorecettore collocate sulla retina sono incaricate di discernere i vari colori, le sfumature e le ombre. Al centro della retina c’è la fovea, una piccola depressione popolata dai coni (un tipo di fotorecettore) responsabile dei processi che permettono una visione dettagliata di ciò che circonda la persona, permettendole di guidare o leggere.
Prima di tutto, il dottore interpellerà il paziente circa i sintomi che ha riscontrato, cercando di identificare possibili segni concreti di distacco della retina. Considerando la pericolosità della patologia, il medico condurrà poi tutti gli esami necessari a diagnosticarla entro le successive 24 ore. Esistono due test che possono confermare la diagnosi di distacco della retina: l’oftalmoscopia e l'ultrasonografia.
Un’oftalmoscopia prevede l’uso di uno strumento dotato di una luce intensa e una lente che permette di vedere l’interno dell’occhio in maniera molto dettagliata. Questo consente al medico di verificare la presenza di strappi, tagli, fori o altri difetti della retina e formulare una diagnosi coerente.
Il medico sarà inoltre in grado di determinare la tipologia di distacco che si sta verificando, dal più comune provocato dai fori che causano la fuoriuscita del liquido aumentando la pressione dietro la retina, al distacco secondario, causato da infiammazioni o traumi.
Il distacco della retina si verifica, in genere, in un occhio soltanto, ma le probabilità che si sviluppi anche nel secondo risultano leggermente più alte.
Il trattamento per riparare la retina che ha subito un distacco richiede, in ogni caso, un’operazione chirurgica senza la quale l’occhio risulterebbe certamente danneggiato.
Esistono diverse tipologie di procedura chirurgica di cui il medico può avvalersi per far fronte a un distacco in base ai fattori scatenanti e altre complicazioni, come ad esempio altre condizioni oculistiche sottostanti. Prima dell’intervento, il medico somministrerà un’anestesia locale o generale in base alla situazione.
Tipi di procedure chirurgiche:
Come per ogni intervento chirurgico, le procedure sopra citate possono portare a complicanze come:
Di solito viene fatto in anestesia generale e nell'80-90% dei casi è sufficiente una sola operazione. Dopo non si prova dolore, ma l’occhio può risultare infiammato, Il quadro visivo dipende dall'entità del distacco di retina e dalla sua durata. L’ombra causata dal distacco scomparirà in tutti i casi in cui la retina è stata riposizionata. Nei casi in cui il distacco coinvolga la regione maculare (l’area della visione centrale) il recupero visivo sarà incompleto. Tanto maggiore è la durata del distacco, tanto minore è la possibilità di recupero visivo. Può comunque, anche in questo caso, rimanere un certo grado di visione periferica. Persone che non si sottopongono all'intervento (o se quest’ultimo risulta inefficace) possono perdere la vista del tutto o in parte. la pressione oculare alterata e, quindi, può essere necessario un ricovero di alcuni giorni.
L'ambliopia è una patologia che si traduce in età pediatrica, che si traduce in una diminuzione di acuità visiva.
L’uveite è un’infiammazione dell’uvea o del tratto uveale, il quale risulta essere gonfio e arrossato. Può colpire entrambi gli occhi e, in base alla classificazione, può avere un decorso lento o molto rapido.